Il Cugino di Dio

Interessante il fatto che in questa epoca di rivoluzioni, anche tecnologiche, il genere umano si trinceri ancora allegramente dietro appartenenze travestite da credenze che con affanno simulano Fede e Sacrificio.

Non credo di avere particolari doti critiche o di sintesi, forse soltanto l’ingenuità e l’incoscienza necessaria per dire quello che forse alcuni pensano.

Eccomi d’un tratto rappresentante non eletto?

Certamente no.

Ma se chiudo gli occhi e anche le orecchie, mi ritrovo specie, umana, animale, terrestre, basica e ancestrale: descrivo un nucleo comune e attivo, e naturalmente condiviso.

Il Prossimo è costruito come me.

Cambia la struttura, cambiano le prese d’aria e il colore finale.

Il nucleo, l’anima?

Lo spirito?

L’essenza?

Uguale.

Non rappresentante dunque, ma elemento del gruppo, legittimo nell’essenza e la parola.

Interessante vedere come le religioni monoteistiche, al contrario delle altre, riescano a mantenere vivo un dialogo che lungi dal sollevare l’uomo verso l’alto, riesca a schiacciarlo nutrendone i più bassi istinti.

Riuscire a ritrovare nella Parola, che posiziona l’umano e il Divino, una gerarchia di esseri definiti in base alla loro Fede, richiede qualità che ritroviamo soltanto nella scala dei grigi.

Trovare la giustificazione al male, inteso già soltanto come eclissi del bene, sposta l’uomo lateralmente, togliendolo dall’asse Padre – Figlio.

Egli, l’uomo, adatta il messaggio e pone in atto attenuanti che giustifichino un egoismo con fenotipo multiplo.

Se mio padre mi dicesse aiuta tuo fratello, dovrei rispondere: si.

Oggi l’uomo risponde: si, però…

In questi 3 punti si scioglie una società imbarcatasi su un grande panfilo per attraversare l’oceano.

Interessante vedere chiese vuote, senza riflettere sulla Chiesa vuota, vedere popoli non eletti che credono di esserlo, vedere società che pensano di evolvere senza la ricchezza della donna.

Vedere potenti prigionieri, attori schiavi di uno stesso scenario.

Allora.

Rimanere in sé, presenti.

Svalutare l’alienazione del corpo e dell’anima.

Rivalutare, verso il basso, il valore del denaro.

Rimaniamo Figli, e non cugini.

Il Divino è anche una meta, la Grazia è il carburante.

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