Il terzo mondo

Credo che l’Amore, umano o divino, sia semplicemente una forma di corrente elettrica.

“Date e vi sarà dato”: il risultato di una differenza di potenziale?

Se il dare scatena il ricevere, se la Fede può spostare le montagne, intendendo la Fede come energia e le montagne come massa, la risposta sembra plausibile.

Non voglio abbassare la spiritualità alla materia, né elevare la materia o massa a un livello spirituale, ma posso immaginare e credere che siano gli estremi cursori della stessa linea.

Questa riflessione può essere applicata alla ricerca della verità.

Non essendo la verità di questo mondo, soltanto la ricerca di essa può unire gli uomini, come particelle polarizzate nella stessa direzione.

Il cerchio si chiude se l’energia si “muove” accettando di essere pervasa dalla sua stessa Fonte.

Il cambiamento sociale ormai ben strutturato che riguarda la comunicazione e l’interazione sociale in genere, ha visto l’avvento dei social, telefoni e web in generale.

Si è realizzato, e ampiamente superato, il mondo che era stato genialmente intuito in film come” Ritorno al Futuro” (1985), dove uno dei protagonisti utilizzava un tablet e faceva videochiamate.

Oppure “Matrix” (1999), e altra produzione cinematografica simile.

Il primo film ci ricorda che il progresso può essere dirompente, il secondo che dimensioni nuove e parallele sono possibili e realistiche.

Esiste dunque questo mondo al quale si deve accedere per esistere, senza scampo, perché gran parte della vita sociale e logistica si svolge al suo interno.

Questo mondo ci allontana naturalmente dal mondo reale, pur non essendo irreale!

È dunque lecito dire che il flusso di comunicazione che si muove dal singolo verso ogni nuovo sistema di comunicazione istantanea contribuisce a creare una realtà immateriale ma con poteri effettivi nei confronti della collettività.

Il singolo non cosciente o non educato al silenzio si infonde in un mondo estraneo.

La coscienza si perde in queste sabbie mobili virtuali, perché si riconosce immediatamente “uguale” e spesso conciliante con il movimento collettivo, grazie alla facilità di comunicazione.

La sensazione di appartenenza viene sublimata.

In questo nuovo mondo, in assenza dell’interazione fisica e del confronto mentale diretto, assistiamo a un reale affievolimento dei freni inibitori.

Si trovano immagini, pose e propositi improponibili nel mondo “concreto”, e ci si rapporta in modo apparentemente “libero”.

Si crea, in sintesi una morale nuova, che scardina le basi della reciprocità sociale.

Ci si propone spesso mostrando involontariamente una piccola parte di sé, che, reale, o appartenente all’immagine di un sé desiderato, si rivela imprecisa in quanto parziale. 

Il contesto comunicativo, costretto a esprimersi attraverso un imbuto di simboli e frasi brevi, contribuisce alla sensazione di uguaglianza sociale e intellettiva.

Queste interazioni avvengono nel gruppo in modo parallelo allo svolgimento della giornata reale.

Costringono l’individuo a vivere in una sorta di bipolarismo sociale.

Questo mondo nuovo, ammaliante e nuovo, attira l’interesse del potere e del marketing.

Parliamo di energia.

La nostra è una mente quantica.

La rivelazione quantistica del pensiero e della parola può alterare l’equilibrio dell’emozione collettiva e influire sulla percezione dell’Essere.

La sollecitazione emozionale legata alla costante interazione comunicativa contribuisce alla creazione di un active black hole nel quale si riversano acquisendo dimensione propria, energia, affettività e creatività.

La materia è più energia che particelle, i fisici quantistici hanno scoperto che l’osservazione di infinitesimali particelle dell’atomo influisce sul comportamento dell’energia e della materia.

L’elettrone appare dopo e a causa dell’osservazione.

Dunque, la mente che esercita cambiamenti percettibili nel mondo fisico, è una mente quantica.

I pensieri emettono segnali elettromagnetici, inviano segnali elettrici in un campo quantico e dunque una nube energetica ci circonda e coabita con il campo elettro-magnetico che prende origine dall’attività cerebrale.

Possiamo realisticamente immaginare che l’energia sprigionata da frequenti comunicazioni, costanti visualizzazioni mentali del mondo virtuale, concentrazione di emozioni legate alle interazioni multiple con gente sconosciuta, possano creare una globale nube energetica con potenziale illimitato.

Il mondo virtuale, da tempo influente su quello reale, potrebbe rivelarsi molto più concreto del previsto.

Al limite della materia?

Potremmo arrivare a misurare il livello di energia scatenato da questa tempesta di origini umane?

Potremmo utilizzarla?

Potremmo arrivare a immaginare il limite tra pensiero, energia, spiritualità e fede?

O forse sono questi ultimi i 4 livelli per l’immortalità? 

Della coscienza, evidentemente.

Esiste il mondo reale.

Esiste il mondo immaginario.

Esiste un mondo fatto dall’energia del pensiero…

Benvenuti nel Terzo Mondo.

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